venerdì 31 ottobre 2014

Disagio mentale: cos'è la "psicosi- schizofrenia", come riconoscerla e affrontarla...



Il DSM-IV TR (Manuale diagnostico dei disturbi mentali) include nella sezione “Schizofrenia ed altri Disturbi Psicotici” numerosi disturbi accomunati dalla presenza di sintomi psicotici.



Cos’è la schizofrenia e cosa sono i sintomi psicotici?


“La schizofrenia è una malattia complessa in cui gli individui hanno difficoltà nei meccanismi del pensiero che causano allucinazioni, deliri, disturbo del pensiero e del linguaggio o comportamento insolito, noti come “sintomi psicotici”
A causa di tali sintomi, le persone affette da schizofrenia possono trovare difficile interagire con gli altri e potrebbero ritirarsi dalle attività quotidiane e dal mondo esterno.”
Le persone affette da questo disturbo possono vedere la realtà in modo diverso dagli altri.
“Potrebbero udire/vedere/percepire odori/provare cose che non esistono (allucinazioni), ad es. sentire voci (questa tende a essere l’allucinazione più comune) oppure avere convinzioni irremovibili contrarie alla realtà (deliri), ad es. ritenere che qualcuno legga loro nel pensiero, controlli la loro mente oppure stia tramando di far loro del male. Poiché la loro realtà viene talvolta distorta dalle allucinazioni e dai deliri, le persone affette da schizofrenia possono sentirsi spaventate, ansiose e confuse. Possono inoltre diventare disorganizzate a tal punto da provare paura e spaventare le persone che hanno intorno.”[1]

Perchè ci si ammala?

Per comprendere meglio l’insorgenza ed il decorso dei sintomi psicotici è necessario prendere in considerazione come fattori psicologici e sociali possano interagire con una predisposizione biologica.
Molte ricerche disponibili sull’eziologia della schizofrenia sono coerenti con un modello di malattia “stress-vulnerabilità”.
Per definire meglio il concetto di vulnerabilità individuale, il modello prende in considerazione i possibili fattori neurobiologici alla base delle anomalie cognitive e percettive dell’individuo:
Possono esservi alterazioni strutturali del  cervello, oppure deficit nell’elaborazione dell’informazione: si può trattare di alterazioni genetiche, traumi alla nascita, traumi cranici, malattie virali, deficit neurofisiologici. 
E’ importante in questo modello cercare di comprendere come tali alterazioni biologiche  interagiscano con fattori stressanti di tipo psicosociale: ad es. subire critiche continue o comportamenti invadenti in famiglia, scarso sostegno o ostilità da parte dell’ambiente,  emarginazione, isolamento sociale. 
Inoltre è di fondamentale importanza comprendere i processi psicologici attraverso i quali un individuo ha imparato e impara a conoscere, esplorare l’ambiente  e ad interagire con esso a partire dalle proprie inclinazioni e convinzioni. Tutti i modelli “stress-vulnerabilità” ipotizzano quindi che l’insorgere della patologia non sia ascrivibile ad un solo fattore che non può essere considerato di per sé necessario e sufficiente.

In conclusione:





“Potrebbero essere importanti fattori genetici e ambientali oppure lesioni cerebrali subite alla nascita.






Si ritiene che ciascuno di questi fattori aumenti per determinati individui il rischio di manifestare sintomi psicotici, che potrebbero essere scatenati da una serie di eventi e situazioni di vita diversi, come gli effetti dell’isolamento sociale e dello stress, in particolare nella prima età adulta. Anche le droghe comuni, come la cannabis, sono state associate allo sviluppo di schizofrenia e di sintomi psicotici temporanei.








Gli esperti in ambito di salute mentale concordano sul fatto che i sintomi della schizofrenia siano dovuti a problemi nel trasferimento e nell’elaborazione delle informazioni nel cervello [APA Clinical Guidelines, 2004].1 Questi problemi si verificano quando la normale comunicazione tra le cellule nervose del cervello, che avviene mediante il rilascio di sostanze chimiche, non funziona come dovrebbe”. [2]






Cosa si può fare? 

La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo rivestono un ruolo fondamentale per la maggior parte delle persone con schizofrenia.




”I pazienti affetti da schizofrenia possono infatti mostrare miglioramenti, nella misura in cui apprendono ad affrontare la malattia e a raggiungere o recuperare livelli di funzionamento quotidiano appropriati per se stessi. Esistono molti fattori che possono sostenere questo processo, e la loro utilità varia da individuo a individuo. 


Oltre ai trattamenti farmacologici, può essere di aiuto anche imparare a gestire la malattia attraverso la psicoterapia; i gruppi di sostegno ai pazienti sono inoltre una fonte utile di informazioni preziose.

 Per alcune persone, la pittura, la poesia e altre arti creative sono strumenti fondamentali per recuperare la stabilità nella propria vita.




Per molte persone, è l’associazione dei farmaci con altri approcci che dà il via al processo di arrivare a stare meglio.”

E’ importante ricordare che:

”Le persone con schizofrenia possono subire un notevole sconvolgimento della propria vita.

Anche i familiari e gli amici possono rimanere profondamente colpiti nell’assistere agli effetti della malattia e alle difficoltà associate al sostegno del paziente. Questo può essere difficile per i familiari, soprattutto quando pensano a com’era la persona prima di ammalarsi” 1






Proprio per questo è importante anche per i familiari e amici partecipare al processo di cura e farsi sostenere nei momenti difficili.





A conclusione di questo breve post su un argomento che mi sta a cuore, vi segnalo un sito internet molto interessante e informativo da cui ho tratto alcune informazioni, predisposte per la divulgazione nei confronti delle persone affette e dei loro familiari e amici che ho trovato molto puntuali e utili. 


Invito chiunque possa essere interessato al tema a farsi un giro nel sito che raccoglie anche alcuni consigli pratici fruibili anche in maniera veloce e interattiva.


Alla prossima...







www.schizofrenia24x7.it


          Informazione sulla schizofrenia 









[1]http://www.schizofrenia24x7.it/informazioni-sulla-schizofrenia
[2] http://www.schizofrenia24x7.it/cause


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