sabato 20 dicembre 2014

venerdì 21 novembre 2014

Rubrica Psico-film: La vita di Pi.



 Oggi voglio consigliare la visione di un film che ho trovato straordinario: è un film dalle molte sfaccettature dove ciascuno di noi può cogliere il suo senso e significato personale.

Parla di fede, speranza, separazioni, rapporto con la natura, dell’importanza del coraggio e delle sfide della vita.
Ma ognuno di noi può dare una lettura personalissima alla storia: in fondo sta a noi scegliere a quale credere.
Davvero emozionante, ricco di spunti, insomma … speciale.



mercoledì 5 novembre 2014

L'importanza della pazienza...anche nel cambiamento


 “Nessuna cosa grande compare all’improvviso, nemmeno l’uva, nemmeno i fichi. Se ora mi dici: Voglio un fico; ti rispondo: ci vuole tempo. Lascia innanzitutto che vengano i fiori, poi che si sviluppino i frutti e, poi, che maturino.”                       Epitteto 
                                                                                                                                                                                                                                                                                          

venerdì 31 ottobre 2014

Disagio mentale: cos'è la "psicosi- schizofrenia", come riconoscerla e affrontarla...



Il DSM-IV TR (Manuale diagnostico dei disturbi mentali) include nella sezione “Schizofrenia ed altri Disturbi Psicotici” numerosi disturbi accomunati dalla presenza di sintomi psicotici.



Cos’è la schizofrenia e cosa sono i sintomi psicotici?


“La schizofrenia è una malattia complessa in cui gli individui hanno difficoltà nei meccanismi del pensiero che causano allucinazioni, deliri, disturbo del pensiero e del linguaggio o comportamento insolito, noti come “sintomi psicotici”
A causa di tali sintomi, le persone affette da schizofrenia possono trovare difficile interagire con gli altri e potrebbero ritirarsi dalle attività quotidiane e dal mondo esterno.”
Le persone affette da questo disturbo possono vedere la realtà in modo diverso dagli altri.
“Potrebbero udire/vedere/percepire odori/provare cose che non esistono (allucinazioni), ad es. sentire voci (questa tende a essere l’allucinazione più comune) oppure avere convinzioni irremovibili contrarie alla realtà (deliri), ad es. ritenere che qualcuno legga loro nel pensiero, controlli la loro mente oppure stia tramando di far loro del male. Poiché la loro realtà viene talvolta distorta dalle allucinazioni e dai deliri, le persone affette da schizofrenia possono sentirsi spaventate, ansiose e confuse. Possono inoltre diventare disorganizzate a tal punto da provare paura e spaventare le persone che hanno intorno.”[1]

Perchè ci si ammala?

Per comprendere meglio l’insorgenza ed il decorso dei sintomi psicotici è necessario prendere in considerazione come fattori psicologici e sociali possano interagire con una predisposizione biologica.
Molte ricerche disponibili sull’eziologia della schizofrenia sono coerenti con un modello di malattia “stress-vulnerabilità”.
Per definire meglio il concetto di vulnerabilità individuale, il modello prende in considerazione i possibili fattori neurobiologici alla base delle anomalie cognitive e percettive dell’individuo:
Possono esservi alterazioni strutturali del  cervello, oppure deficit nell’elaborazione dell’informazione: si può trattare di alterazioni genetiche, traumi alla nascita, traumi cranici, malattie virali, deficit neurofisiologici. 
E’ importante in questo modello cercare di comprendere come tali alterazioni biologiche  interagiscano con fattori stressanti di tipo psicosociale: ad es. subire critiche continue o comportamenti invadenti in famiglia, scarso sostegno o ostilità da parte dell’ambiente,  emarginazione, isolamento sociale. 
Inoltre è di fondamentale importanza comprendere i processi psicologici attraverso i quali un individuo ha imparato e impara a conoscere, esplorare l’ambiente  e ad interagire con esso a partire dalle proprie inclinazioni e convinzioni. Tutti i modelli “stress-vulnerabilità” ipotizzano quindi che l’insorgere della patologia non sia ascrivibile ad un solo fattore che non può essere considerato di per sé necessario e sufficiente.

In conclusione:





“Potrebbero essere importanti fattori genetici e ambientali oppure lesioni cerebrali subite alla nascita.






Si ritiene che ciascuno di questi fattori aumenti per determinati individui il rischio di manifestare sintomi psicotici, che potrebbero essere scatenati da una serie di eventi e situazioni di vita diversi, come gli effetti dell’isolamento sociale e dello stress, in particolare nella prima età adulta. Anche le droghe comuni, come la cannabis, sono state associate allo sviluppo di schizofrenia e di sintomi psicotici temporanei.








Gli esperti in ambito di salute mentale concordano sul fatto che i sintomi della schizofrenia siano dovuti a problemi nel trasferimento e nell’elaborazione delle informazioni nel cervello [APA Clinical Guidelines, 2004].1 Questi problemi si verificano quando la normale comunicazione tra le cellule nervose del cervello, che avviene mediante il rilascio di sostanze chimiche, non funziona come dovrebbe”. [2]






Cosa si può fare? 

La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo rivestono un ruolo fondamentale per la maggior parte delle persone con schizofrenia.




”I pazienti affetti da schizofrenia possono infatti mostrare miglioramenti, nella misura in cui apprendono ad affrontare la malattia e a raggiungere o recuperare livelli di funzionamento quotidiano appropriati per se stessi. Esistono molti fattori che possono sostenere questo processo, e la loro utilità varia da individuo a individuo. 


Oltre ai trattamenti farmacologici, può essere di aiuto anche imparare a gestire la malattia attraverso la psicoterapia; i gruppi di sostegno ai pazienti sono inoltre una fonte utile di informazioni preziose.

 Per alcune persone, la pittura, la poesia e altre arti creative sono strumenti fondamentali per recuperare la stabilità nella propria vita.




Per molte persone, è l’associazione dei farmaci con altri approcci che dà il via al processo di arrivare a stare meglio.”

E’ importante ricordare che:

”Le persone con schizofrenia possono subire un notevole sconvolgimento della propria vita.

Anche i familiari e gli amici possono rimanere profondamente colpiti nell’assistere agli effetti della malattia e alle difficoltà associate al sostegno del paziente. Questo può essere difficile per i familiari, soprattutto quando pensano a com’era la persona prima di ammalarsi” 1






Proprio per questo è importante anche per i familiari e amici partecipare al processo di cura e farsi sostenere nei momenti difficili.





A conclusione di questo breve post su un argomento che mi sta a cuore, vi segnalo un sito internet molto interessante e informativo da cui ho tratto alcune informazioni, predisposte per la divulgazione nei confronti delle persone affette e dei loro familiari e amici che ho trovato molto puntuali e utili. 


Invito chiunque possa essere interessato al tema a farsi un giro nel sito che raccoglie anche alcuni consigli pratici fruibili anche in maniera veloce e interattiva.


Alla prossima...







www.schizofrenia24x7.it


          Informazione sulla schizofrenia 









[1]http://www.schizofrenia24x7.it/informazioni-sulla-schizofrenia
[2] http://www.schizofrenia24x7.it/cause


venerdì 3 ottobre 2014

Uso di cannabis tra gli adolescenti: quanti rischi!

Prendo spunto da un bellissimo articolo pubblicato su State of mind a cura di Massimiliano Iacucci sull'uso di cannabis e disturbi psichiatrici, soprattutto tra gli adolescenti, per riflettere su un tema molto attuale.
Rimando all'articolo per una lettura più esaustiva sugli ultimi studi in tema.

L'uso di cannabis, ancora tra molti ragazzi considerata una sostanza leggera, innocua, quasi terapeutica ecc. ecc., è molto pericolosa per la salute sia fisica mentale. 
Vorrei sottolineare come ormai per la medicina e la scienza sia chiaro come tra i ragazzi e non solo ci siano credenze false e irrazionali al riguardo, che vanno confutate:


..."La cannabis è leggera, non fa male, viene usata per scopi terapeutici quindi fa stare bene...".

Credo che la corretta l'informazione su questi argomenti, in particolare rivolta ai ragazzi stessi ma anche ai loro genitori sia un dovere da parte di chi lavora nei Servizi di Salute Mentale

  • L' uso di qualsiasi sostanza stupefacente, senza distinzione tra droghe leggere e pesanti, può interferire con la maturazione cerebrale compromettendola.
  • Il cervello di un individuo in piena maturazione, quale quello di un adolescente, se sottoposto all'uso di droghe, non potrà avere uno sviluppo fisiologico normale, ma i suoi delicati sistemi neuropsicologici verranno alterati e compromessi talvolta anche in modo permanente.

Gli studi scientifici hanno dimostrato in molti anni di ricerche che c'è infatti una forte correlazione tra l'uso di Cannabis, anche occasionale, e l'insorgenza di molti disturbi psichiatrici. 

Un uso occasionale, a dosi massicce, può avere come conseguenza l'insorgenza di gravi sintomi psichiatrici quali sintomi psicotici come allucinazioni, deliri di persecuzione o gli attacchi di panico.

Si è visto anche come purtroppo tra i consumatori di cannabis vi è anche un alto rischio di insorgenza di idee suicidarie e tentativi di suicidio.

Un uso continuativo può dare come conseguenze:


-dipendenza (contrariamente a quello che molti pensano)
-bronchite cronica e funzione respiratoria compromessa
-psicosi nei consumatori che fanno uso massiccio di cannabis, in particolare nei soggetti con una storia pregressa o con una storia familiare di questi disturbi, deterioramento cognitivo per i consumatori abitudinari giornalieri da più di 10 anni.

-Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2014/09/cannabis-disturbi-psichiatrici
Per quanto riguarda l'ipotesi di l'insorgenza di psicosi, ciò che viene chiamato anche Schizofrenia, conseguente all'uso di Cannabis ci sono due ipotesi:

-si può affermare che l'insorgenza della psicosi  possa derivare dall’azione del delta-9 tetraidrocannabinolo (delta-9-THC), uno dei maggiori e più noti principi della cannabis. 
-la seconda ipotesi è che l’uso di cannabis possa generare schizofrenia, o aggravarne i sintomi, in un individuo vulnerabile o predisposto.
In particolare l’uso regolare e continuativo di cannabis sembrerebbe quadruplicare il rischio di sviluppare un disturbo schizofrenico (Hautecouverture et al., 2006).


Per concludere:

So che non è sufficiente informare per cambiare alcune convinzioni erroneamente radicate nel pensiero comune ma desidero porre un accento sull'importanza della corretta informazione/educazione come base per formare le proprie convinzioni.
Verificate ragazzi...verificate...

Per finire...alcuni suggerimenti... ;)


giovedì 2 ottobre 2014

Da guardare: "Avevo un cane nero. Il suo nome era Depressione"

Un video davvero significativo:

Purtroppo parlare di depressione è ancora molto difficile, quasi un tabù, e chi soffre di questa malattia tende a nasconderlo, chiudersi in sé stesso, piuttosto che chiedere aiuto. 


Spesso non viene compreso neanche da chi gli sta più vicino, poichè l'idea che sia "un problema di mancanza di volontà", è molto diffusa.Per questo, c'è ancora poca consapevolezza e vergogna a parlarne, ma la depressione è una malattia che si può prevenire e curare.Il primo passo, quello più importante, è riconoscere il disturbo e chiedere aiuto.Il video è stato ideato e illustrato da Matthew Johnstone in collaborazione con l'OMS in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. 


Buona visione, e diffondiamo questo video, è un messaggio utile per tutti!


Cerchiamo volontari per la ludoteca di Pediatria del De Lellis!


Cerchiamo volontari per giocare in ludoteca con i bambini ricoverati presso il Reparto di Pediatria dell'Ospedale di Rieti, solo maggiorenni:

Vi aspettiamo!!!

Per informazioni contattateci: 

piergiorgio.carraro@yahoo.it oppure ass.lastrada@gmail.com


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martedì 30 settembre 2014

Comportamenti problematici in adolescenza...una voce preziosa...

Prof. De Nitto Comportamenti problematici in adolescenza

Un video molto significativo...

Vivere il momento presente






"La vera felicità si trova nelle cose semplici,
apparentemente irrilevanti.
Ma per essere consapevole delle piccole cose è necessario che tu sia tranquillo interiormente.
E’ necessario un alto livello di attenzione.
Sii calmo.
Guarda.
Ascolta.
Sii presente.

Diventa consapevole dei numerosi suoni della natura – il fruscio delle foglie nel vento, il rumore delle gocce di pioggia,
il ronzio di un insetto, il primo canto degli uccelli all’alba.
Concentrati nell’azione di ascoltare.
Al di là dei suoni c’è qualcosa di più grande: una sacralità che non può essere compresa attraverso il pensiero."

-- Eckhart Tolle – Guardiani dell’Essere