lunedì 11 ottobre 2010

Brevi considerazioni sulla mia professione e sui benefici


Quello che intendo fare è aiutare le persone che stanno attraversando un momento difficile della propria vita, che hanno difficoltà a portare avanti gli impegni quotidiani, le relazioni sul lavoro, in famiglia. In qualche momento della propria vita infatti ci si può sentire spesso tesi, agitati o anche abbattuti, o si può perdere la fiducia in se stessi e nel futuro e non si riesce a portare avanti i propri obiettivi con serenità.
Alle volte può accadere anche che in un momento particolare della propria vita, magari dopo un cambiamento, si possano perdere le proprie sicurezze, ad esempio nel caso della diagnosi di una malattia fisica propria o di qualche familiare, oppure nel caso di separazioni, divorzi o perdita del lavoro.
In alcuni casi sono le persone stesse a chiedere aiuto, altre volte un familiare, un amico o il proprio medico di fiducia consigliano alle persone in difficoltà di rivolgersi ad un professionista della salute mentale: spesso solo dopo qualche tentativo di uscire fuori dalle proprie difficoltà da soli si decide infatti di chiedere aiuto ad un esperto o di ascoltare il consiglio di qualcuno che sta accanto, anche se  questo genera spesso sentimenti di inadeguatezza o disagio. E' ancora forte infatti la convinzione delle persone che rivolgersi allo psicologo possa essere segno di debolezza o peggio di "pazzia".
Con il mio lavoro di psicologa intendo sostenere le persone nel migliorare la propria vita e nel trovare dei modi per stare meglio con se stessi, con gli altri, nell’affrontare la vita di tutti i giorni: questo attraverso la psicoterapia o consulenza psicologica, che consiste in colloqui  della durata di circa un’ora.
I colloqui possono durare per un periodo più o meno lungo a seconda della richiesta delle persone e anche della mia valutazione della situazione che vivono: durante i colloqui io e le persone che si rivolgono a me per chiedere un aiuto, collaboriamo attraverso il dialogo, la narrazione di esperienze della persona, nel comprendere qual è il problema e poi nel trovare delle soluzioni utili.
Una breve menzione (in attesa di approfondire questo argomento) la voglio fare pensando ai bambini e agli adolescenti e ai loro genitori: in tutte le fasi della vita si possono passare dei momenti difficili e questo può avere ripercussioni sull’umore, sull’alimentazione, sul sonno, sul rendimento scolastico, sulla vita sociale dei bambini e degli adolescenti.
In alcuni casi le difficoltà sono collegate a momenti difficili che la famiglia (discussioni, separazioni, lutti, malattie) stessa vive, oppure sono collegate a difficoltà scolastiche o di socializzazione del bambino o adolescente.
In altri casi ancora i genitori possono nutrire dei dubbi anche sulla crescita del bambino e possono accorgersi di alcune "cose che non vanno": anche in questo caso come psicologa posso offrire il mio contributo nel capire e definire la natura del problema presentato.
I genitori, gli amici, le insegnanti e anche il pediatra di base sono delle importanti risorse nella vita dei bambini e degli adolescenti e spesso tutte queste figure contribuiscono in modo efficace alla risoluzione in breve tempo dei problemi dei bambini o adolescenti, tuttavia può essere importante in momenti particolarmente difficili che il genitore stesso si rivolga allo psicologo per chiedere un aiuto nel caso si accorga che il disagio di un figlio abbia una lunga durata o nel caso abbia il dubbio che le difficoltà manifestate possano avere delle ripercussioni importanti sulla vita del figlio e della famiglia.

Anche il genitore stesso può trovarsi in difficoltà nell’educazione dei figli, si può sentire spaesato o in crisi non sapendo come agire: posso offrire un aiuto anche ai genitori qualora si trovino in una di queste situazioni, affinchè ritrovino le proprie risorse per essere accanto nel modo che vogliono ai propri figli.