mercoledì 4 febbraio 2015

Tribolazioni, un contributo molto interessante del dott. Roberto Lorenzini


Oggi vi segnalo un’interessantissima rubrica e monografia del dott. Roberto Lorenzini, PSICHIATRA PSICOTERAPEUTA, Didatta SITCC presso la scuola APC/SPC di Roma,

Si tratta di una serie di articoli pubblicati su State Of Mind, raccolti in una monografia sotto il nome di Tribolazioni.

Cosa intende per Tribolazioni l’autore?

“una serie di meccanismi comuni che producono in vari ambiti esistenziali delle tribolazioni che non raggiungono dignità tale da meritarsi una vera e propria diagnosi su un qualche asse di qualche sistema nosografico ma, comunque, fanno vivere male le persone e, talvolta, le spingono a chiedere un aiuto psicoterapeutico. In queste situazioni ci sono di scarso aiuto i protocolli, si tratta per ciascun caso di identificare quali i meccanismi con cui il soggetto si genera sofferenza e dopo averli smascherati provare a modificarli costruendo alternative.” Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2013/02/tribolazioni-introduzione/

Ne presenta un catalogo di 23 voci.

Vi segnalo intanto la prima:
-       “No conflict”
 -        Riguarda la difficoltà di scelta e il proprio modo di prendere delle decisioni. Ciò avviene molto spesso basandosi su assunti, convinzioni, credenze di cui non ci si accorge, che generano una grande ulteriore sofferenza non necessaria di fronte alle scelte o alle loro conseguenze.
-   Molto utile è secondo me la lettura per prendere consapevolezza dei meccanismi psicologici interni che vengono usati in modo automatico nell’avvicinarsi alle scelte, per trovare una spiegazione alle proprie difficoltà e per trovare delle alternative, magari insieme a qualcuno che ci possa guidare alla scoperta di esse.
Riporto un breve tratto significativo dell'articolo e vi invito alla lettura integrale, come già detto è veramente interessante e utile per ognuno.
“Già sbagliare una scelta e perdere la posta in palio è motivo di rincrescimento in sè, ma si può peggiorare la situazione rimproverandosi di essere stati degli stupidi, dei cattivi decisori. Non tenendo conto che al momento della scelta non si avevano tutti i dati che si hanno in seguito e quindi un conto è che si sia fallito rispetto all’obiettivo, altro che si sia scelto malamente...
Il risultato è che nell’inutile tentativo di fare scelte perfette gli uomini si macerino nell’indecisione e se la prendano con se stessi per errori che non hanno commesso. Se aver perso la bambola premio è sgradevole, molto più triste è ritenere che ciò sia accaduto per la propria dabbenaggine. (Baron J. 2000).”

Buona lettura e buona riflessione!!!