giovedì 2 dicembre 2010

Sostegno psicologico per persone affette da patologie gravi o croniche

Uno dei miei ambiti di intervento è stato la psicologia di sostegno per persone che soffrono di malattie gravi, croniche o oncologiche, e anche per i loro familiari. 
La diagnosi di una malattia grave, i percorsi di cura a cui ci si deve sottoporre rappresentano infatti un momento difficile della vita, nel quale è necessario raccogliere le proprie energie e lottare
Le persone possono sentire anche il peso e la stanchezza per le cure a cui vengono sottoposte, possono sentirsi fortemente abbattute o agitate: è possibile che oltre alle cure mediche desiderino ricevere un sostegno psicologico
Quando la persona malata è un familiare anche chi gli sta accanto può sentire il bisogno di essere sostenuto per capire come aiutare la persona a cui vuole bene e per affrontare egli stesso (marito, figlio, sorella) questo momento così delicato.

Essere sostenuti da un punto di vista psicologico vuole dire poter usufruire di uno spazio di ascolto e condivisione che possa aiutare la persona a sentirsi meno sola: i colloqui possono essere un mezzo attraverso il quale la persona malata, o anche un suo familiare possono esprimere e condividere le emozioni, le paure e i dubbi.
Gli scopi di questo intervento di sostegno psicologico possono essere molteplici e variano da persona a persona: ad esempio la condivisione di stati d'animo anche dolorosi, la preoccupazione per i frequenti controlli medici a cui si è sottoposti, può aiutare a togliersi il peso di dovercela fare da soli, di dover essere forti. Un altro aspetto importante può essere quello di voler essere aiutati a ritrovare la propria autonomia, a riconquistare la propria vita quotidiana ritrovando e usando le proprie risorse, e infine a trovare un senso a ciò che sta capitando.
Un altro ambito d'intervento riguarda anche gli operatori sanitari (medici, infermieri) che sono a contatto  diretto e prolungato con questo tipo di utenza: l'obiettivo del sostegno psicologico in questo caso è quello di favorire il benessere degli operatori per migliorare la propria qualità di vita e la qualità del servizio offerto agli utenti, tenendo conto del grado di stress, del coinvolgimento emotivo correlato al lavoro così delicato che svolgono.





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